lunedì 10 giugno 2013

Porte aperte all'alveare di Cascia

Difficile non restare colpiti da una, sfilata di abiti da sposa degli anni Venti del secolo scorso, che ha visto in passerella, non solo le "apette" ma la stessa direttrice dell'Alveare, Violanda Lleshaj, a due passi dal convento di clausura delle monache agostiniane. Che, volendo essere sino in fondo testimoni dell'amore di Santa Rita per i suoi figli, hanno realizzato una struttura che ospita 25 ragazze in difficoltà e dà sostegno a 60 bambini casciani, offrendo loro un apprezzato servizio di mensa e dopo scuola. E l'Alveare, per il secondo anno consecutivo, ha voluto aprire le sue porte ad alcuni tra le migliaia di benefattori sparsi in tutta Italia e alla città di Cascia. E sono stati tanti quelli che hanno risposto all'invito della Fondazione Santa Rita e della madre badessa, suor Natalina Todeschini.
"Fa veramente piacere sentire da vicino il calore di così tante persone - ha detto la badessa - e il piacere è immensamente grande nel constatare che sono stati tanti i casciani, che hanno condiviso con le nostre "apette" questo momento di festa. Lo scopo di questa manifestazione è mostrare cosa facciamo grazie alla tangibile testimonianza dei nostri benefattori e dei fedeli che sono sparsi in tutto il Mondo."

Il primo a, rispondere all'invito di Madre Natalina, ovviamente, è stato il sindaco di Cascia Gino Emili. Dallo scorso anno, è stata costituita la Fondazione Santa Rita da Cascia onlus per seguire le attività di raccolta dei fondi in favore delle opere di carità delle agostiniane. E Cascia, in occasione di “Porte aperte", ha risposto presente, come ha sottolineato la direttrice Violanda Lleshaj, grazie alla collaborazione della, scuola, di danza "La libellula " ed alla generosità dei suoi operatori turistici: l’Hotel delle Rose il "Monte Meraviglia", il "Curstila,", la "Di Curzio Incoming" ed i ristoranti "La Brace" e "Zi Adele".

All'interno della manifestazione, la consegna del "Premio della bontà", istituito dai familiari di Suor Tarcisia, recentemente scomparsa. A riceverlo sono state le "apette" Natascia Paradisi di Montefalco e Natalia Cipeleaga, una ragazza originaria della Moldova.

Corriere dell'Umbria Lunedì 10 Giugno 2013

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