giovedì 4 settembre 2008

Le scoperte negli scavi del tempio romano di Villa San Silvestro

Una grande esposizione archeologica a Cascia. Nella città della Valnerina fervono già i lavori in vista dell'appuntamento previsto per l'aprile del prossimo anno.
"I materiali rinvenuti nello scavo compiuto in questi ultimi tempi a Cascia -preannuncia il primo cittadino Gino Emili- confluiranno nella esposizione che si terrà a Cascia, a partire da aprile 2009, collegata alle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Vespasiano, nato nell'odierna Cittareale, a pochi chilometri da Villa San Silvestro, e ciò consentirà anche al Comune di ampliare l'offerta del circuito museale urbano."
L'area degli scavi archeologici, grazie alla collaborazione dell'Associazione culturale Tellus, è stata meta per tutta l'estate di numerosi visitatori, sia turisti sia residenti.
Intanto in occasione della chiusura della campagna 2008 degli scavi archeologici che l'Università di Perugia, su concessione del Ministero ai Beni Culturali e della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell'Umbria, sta conducendo oramai da due anni nella frazione di Villa San Silvestro nel Comune di Cascia, il direttore scientifico del progetto, il professore Coarelli, ha tenuto la conferenza di presentazione delle ultime scoperte legate ai resti del tempio romano di Villa San Silvestro.
Alla base dell'attività di scavo, l'osservazione secondo la quale la presenza di un tempio risalente ad un periodo di poco successivo alla sottomissione della Sabina ai Romani implicasse la presenza di un portico o di un foro di dimensioni proporzionali a quelle del tempio, all'interno del quale fosse collocato quest'ultimo.
Così gli oltre 40 studenti provenienti da Spagna, Germania, Francia e Canada, coordinati dalla dottoressa Diosono, hanno rinvenuto i resti di un foro di 120 metri per 60, che fungeva, molto probabilmente, da centro commerciale ed amministrativo.
Secondo l'ipotesi più accreditata, infatti, non c'era nella zona una città ma tanti villaggi che avevano nel foro individuato un punto di incontro.
La vera e propria scoperta è stata, però, riportare alla luce alcuni resti di un secondo tempio, non distante dal primo, con intorno un porticato di circa 50 metri.
Secondo le prime analisi, la struttura dovrebbe risalire al III secolo avanti Cristo, anche se sono stati trovati reperti di epoca più tarda che fanno pensare ad un suo utilizzo fino al medioevo.
I lavori di quest'anno hanno portato a conoscere meglio le strutture venute alla luce nelle precedenti campagne, in particolare l'area del foro con le costruzioni in esso presenti, l'area del piccolo tempio con i portici che lo circondano, la fase longobarda con la necropoli e un probabile edificio sacro.

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